La Galleria Dior Parigi: tra savoir-faire e sogni
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Da oltre 80 anni, regna su Avenue Montaigne, una delle case di alta moda più prestigiose al mondo, Dior. Conosciuta per i suoi capi dalle linee tanto eleganti quanto rivoluzionarie e i suoi motivi dal romanticismo fiorito, siamo andati all’incontro dell’uomo alla sua genesi. Risalendo il tempo e le collezioni, attraverso una scenografia affascinante, La Galleria Dior Paris ci offre un’immersione privilegiata in questo scrigno di creazione per riscoprire la storia della maison. Ritorno su una visita tra presente e passato, celebrazione dei saperi, e sogni attorno alla natura e alle arti.
Che cos’è la Galleria Dior Paris?
Aprendo le sue porte al pubblico nel marzo 2022, la Galleria Dior ci propone un incontro con il creatore Christian Dior, attraverso documenti d’archivio, foto, bozzetti, lettere, documenti di collezioni, video e più di mille pezzi, di cui una parte si svela per la prima volta agli occhi del pubblico.
Guidati dalle parole che ha lasciato nella sua autobiografia, Christian Dior e io, riscopriamo il couturier, dalla sua infanzia alle sfilate. Si aprono le porte sulla sua gioventù, i suoi luoghi di vita, le sue frequentazioni e i suoi incontri che, tutti, gli hanno servito da fonte di ispirazione inesauribile, e che, ancora oggi, servono da sfondo ai couturier che gli sono succeduti, e perdurano l’anima della maison, con accenti da Giardino dell’Eden.
Scopriamo anni di creazione, avendo per musa la donna, che non ha mai smesso di sublimare, e che desiderava, come diceva, “non renderla più bella, ma renderla più felice”.
Da un capo all’altro della visita, siamo meravigliati dal lavoro sui tessuti e sui materiali, l’approccio alle curve e ai tagli. Il filo conduttore, rappresentato dai fiori, ci incanta con tutta la sua poesia, e la magia che si impossessa degli abiti da sera ci seduce.
La Galleria Dior Paris propone una visita attraverso il tempo, tanto per i pezzi esposti, quanto per il luogo stesso, cuore della maison. Navigando tra inserti con echi del passato, con un ufficio, un laboratorio, un parquet. Il tutto avvolto in un tocco di modernità essenziale. La maison Dior attraversa le epoche, pur volendo essere senza tempo.
La Galleria Dior Paris: luogo di moda e storia
Entrando in 11 rue François 1er, scopriamo un luogo dove risuonano gli echi di una storia sorprendente. Un luogo dove molteplici frammenti di vita e di creazioni sono nati, e hanno contribuito alla fama di questo indirizzo. Scopriamo un luogo, che, come le collezioni, si è arricchito con il tempo.
Il piccolo hotel particolare, costruito nel 1865 dal figlio di Napoleone 1° su Avenue Montaigne, e che offriva 3 spazi di laboratorio, ha così visto la sua superficie ingrandirsi al ritmo del crescente successo del creatore. Investito nel 1946, al lancio della maison, il suo recinto si è gradualmente rivelato come una scena teatrale, dove tutti desideravano gettare uno sguardo. I più grandi nomi della moda e dell’arte si sono presentati, al fianco di altre clienti di prestigio, come Marlène Dietrich, Rita Hayworth, o Grace Kelly.
Questi muri, che ora ospitano la Galleria Dior Paris, hanno poi osservato la creatività di altri couturier esprimersi, dopo la scomparsa di Christian Dior. Yves Saint Laurent, Marc Bohan, Gianfranco Ferré, John Galliano, Raf Simons e Maria Grazia Chiuri, hanno, a loro volta, fatto sbocciare collezioni, immerse nella loro personalità e visione, ma sempre in accordo con l’immagine della maison, per onorare l’eredità del grande couturier francese.
Incontro con uno dei più grandi creatori alla Galleria Dior Paris
È al suo creatore, al suo immaginario e al suo eredità creativa che la Galleria Dior rende omaggio. Una celebrazione di oltre 80 anni di confezione e di ode alle silhouette femminili, di cui il couturier francese ha dato la sua visione nei primi 10 anni, prima di passare il testimone.
Attraverso varie archivi, sulle quali il tempo è sospeso, scopriamo i giovani anni di Christian Dior, con sfondo “Les Rhumbs”, questa casa di famiglia a Granville, cullata dai rumori delle onde e dai profumi dei roseti. La sua atmosfera, il suo intonaco rosa e i suoi ghiaioni grigi, hanno guidato le collezioni di Christian Dior, e si riflettono ancora, oggi, nell’anima della maison.
Scopriamo la storia di una famiglia, nutrita dall’amore per la natura, dalla creazione visiva, ma anche, da un destino tragico. Le parole del creatore sottolineano gli anni che ci vengono presentati, e come la vita lo abbia allontanato da Sciences Po, per guidarlo verso quella che gli era destinata. Gallerista a 23 anni, illustratore poi apprendista modellista presso Robert Piguet, e conferma della vocazione presso Lucien Lelong. È nel 1946 che la sua casa di moda omonima vede la luce, incoraggiato da un segno, quello di una stella trovata rue du Faubourg Saint-Honoré.
Le foto presenti alla Galleria Dior Paris ci riportano al successo che si è scritto attraverso capi dalle linee rivoluzionarie e che rompevano con ciò che si conosceva. Un successo franco, non sperato, e dalla rapidità visibilmente in qualche modo rimpianta. Una maison il cui raggio d’azione ha superato l’Esagono, tra una prima apertura di filiale a New York, poi di negozi all’estero, e moltiplicazione delle presentazioni nei quattro angoli del mondo, tra Grecia, Giappone, Australia, o ancora Inghilterra.
Oltre all’amore per l’orticoltura, trasmesso dalla madre, e che dà ispirazione ai pezzi, sia per i loro motivi che per la loro utilità (come la borsa porta-mazzo in pelle presentata per il 2022), i bozzetti del creatore si sono altresì nutriti dei suoi incontri.
La Galleria Dior Paris mette in evidenza la passione del creatore per l’arte, e il circolo di artisti e intellettuali in cui si muoveva, tra Jean Cocteau e Salvador Dali, per citarne solo due, che sono venuti ad arricchire il lavoro di Christian Dior. Da queste affinità elettive, è nata la passione per i balli e le serate di castello, e la creazione di pezzi sontuosi, per silhouette prestigiose, da Lady Diana, a Sophia Loren, e più recentemente, Emma Stones.
Scoperta della genesi di pezzi iconici Dior
Se Christian Dior ha così tanto rivoluzionato la moda, è anche per il suo approccio alla silhouette femminile che ha ripensato, tra tradizione e modernità. La Galleria Dior Paris ci fa riscoprire i pezzi emblematici della maison Dior, tra cui il tailleur bar, sinonimo di consacrazione. Creato per la sua prima collezione, questo tailleur Dior è venuto a rimescolare le carte della moda, con una silhouette audace a forma di 8, marcata dall’ispirazione dei bustini del XVIII secolo, e legata a una gonna ampia. Un insieme che ha fatto sensazione, e di cui la redattrice capo di Harper’s Bazaar aveva qualificato di New Look.