Sfilata Jacquemus: 7 fatti indimenticabili da ricordare
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Capri non è finita… e anzi, è solo l’inizio per Simon Porte-Jacquemus che, dopo aver aperto un nuovo negozio, sta vivendo la sua stagione più bella sotto il sole italiano. 15 anni di Jacquemus, è da festeggiare! Ed è in un piccolo comitato che il designer provenzale ha svelato la sua collezione in omaggio al film Il Disprezzo di Jean-Luc Godard, sulle alture della Casa Malaparte che si estende all’orizzonte del Mediterraneo.
Dua Lipa, Gwyneth Paltrow, Laetitia Casta e Jennie Kim erano tra gli ospiti, anche la sua famiglia e naturalmente suo marito Marco Maestri.
Ritorno su una sfilata solare ed emozionante che eleva (ancora di più) il designer francese al rango di icona della moda.
1/ L’ispirazione del film Il Disprezzo
Di norma, non è possibile filmare alla casa Malaparte. Ma questo non ha fermato la perseveranza di Simon Porte-Jacquemus, che è riuscito a convincere gli eredi che la sua sfilata renderebbe omaggio al film Il Disprezzo, girato nella casa nel 1963 sotto la camera di Jean-Luc Godard.
La sfilata si apre con la prima modella avvolta in un accappatoio di piume che ricorda la scena finale del film in cui Brigitte Bardot e Michel Piccoli conversano sulla terrazza della casa.
Un altro outfit, un’altra atmosfera con una camicia a righe verticali rosa chiaro in riferimento a un abito di Brigitte Bardot.
2/ La grandezza della casa Malaparte
Costruita alla fine degli anni ’30 per lo scrittore italiano, diplomatico e videomaker Curzio Malaparte, figura della resistenza al fascismo di Mussolini.
Nel 2023 al MET Gala, Simon Porte Jacquemus indossava una giacca, nella fodera della quale era cucita la foto della villa scattata da Karl Lagerfeld.
Il creatore, scomparso nel 2019, aveva infatti pubblicato un libro sobriamente intitolato Casa Malaparte nel 1998.
Nel 2016, la Casa Malaparte è stata nuovamente messa in evidenza al cinema come manifesto ufficiale del festival di Cannes.
Una villa dal passato intellettuale che ha sempre appassionato i couturier per la sua cultura, la sua architettura geografica e la sua vista incredibile sul Mediterraneo.
3/ Sotto il sole… esattamente
40 invitati a 40 gradi al sole. Un bicchiere d’acqua prima della sfilata per gli ospiti e si parte per lo show!
Se il posto è magnifico, è comunque difficile trovare un angolo d’ombra. A Capri, a giugno, fa caldo, molto caldo e se la casa Malaparte è un gioiello di architettura con la sua terrazza a picco e le sue scale cinematografiche, impossibile sfuggire al sole.
Fortunatamente, gli ospiti, per la maggior parte vestiti in Jacquemus (a parte Giancarlo Giammetti in un completo bianco Valentino) indossavano colori chiari cari a Simon Porte-Jacquemus, molto rosa, molto bianco, anche rosso per la cantante Peggy Gou.
4/ L’importanza della geometria
Una collezione molto ispirata all’architettura con scollature a triangolo sostenute da spalline triangolari.
Il cappello a falda larga si reinventa in bustier da Jacquemus, che lo trasforma in un top dalle forme morbide e geometriche.
Alcuni motivi a zebre si disperdono tra le silhouette ben tagliate. Geometria sì, ma umorismo, soprattutto umorismo che persiste in Simon Porte Jacquemus che gioca a rendere asimmetrici i suoi colli delle camicie per farne “degli errori”, come dice. Né minimalista, né maximalista, semplicemente semplice e puro.
5/ La mamma, la nonna e il resto della famiglia
La famiglia, così cara a Jacquemus, era presente. Iniziamo dall’inizio, sua madre. Alla fine della sfilata, Simon rende, come al solito, omaggio a sua madre, scomparsa in un incidente stradale quando lui aveva solo 18 anni. Ha preso il suo nome “Jacquemus” quando ha creato il suo marchio a 21 anni. Poi, sua nonna, Liline. Lei è un suo fan, lui è un suo fan, il cerchio si chiude.
Suo marito Marco Maestri, commosso fino alle lacrime alla fine della sfilata, lo abbraccia calorosamente. Gli innamorati sono anche diventati i felici genitori di gemelli questa primavera!
Il resto della famiglia lo incoraggia sempre, e quelli che non hanno potuto assistere alla sfilata lo aspettano proprio sotto casa… in barche ormeggiate vicino alla casa.
6/ Il blu capri e il pastello
Le modelle proponevano una camminata lenta, molto lenta, molto dolce vita, che lasciava il tempo agli ospiti di godere pienamente delle creazioni.
Colori chiari, tra cui molto bianco, blu e rosa pastello, un po’ di turchese e tocchi di rosso che rendono omaggio a una scena del film Il Disprezzo in cui Brigitte Bardot esce dal bagno avvolta in un asciugamano rosso.
La modella Deva Cassel indossava uno degli outfit di punta dello show, molto dolce vita, con un top fluido e volant e una gonna trasparente.
7/ La dolcezza K-pop sopra il Mediterraneo
Ultimo ma non meno importante, la cantante Jennie Kim, star internazionale del K-pop e membro del gruppo Blackpink, chiude la sfilata con un abito nero, svasato, aderente in una camminata lenta e sensuale. Prima sfilata per Jennie, che, secondo Simon Porte-Jacquemus, sarebbe stata molto toccante.
Il designer la abbraccia alla fine dello show prima di salutare il suo parterre di ospiti.
Su Instagram, la cantante coreana ha ringraziato Simon, aggiungendo che è un’ispirazione per il mondo.
Conclusione: guardo spesso sfilate, a volte sulle passerelle, molte su Youtube… e devo dire che sono rimasta sorpresa di essere così emotiva mentre guardavo le 47 silhouette che compongono questo show Jacquemus. Soprattutto perché l’ho guardato sul mio smartphone, tra un compito e l’altro. Non riesco nemmeno a immaginare cosa abbiano provato gli invitati. Seriamente, questa sfilata è più di moda, è arte. Andate a vederla, spero che come me, la adorerete!