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Défilé de Pharrell Williams

Esposizione e sfilata di Pharrell Williams: la nuova era LV

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Dopo diversi mesi di attesa dopo la sua nomina a direttore artistico della collezione uomo Louis Vuitton, tutti gli occhi erano puntati questo martedì sul Pont Neuf, per uno degli eventi più attesi della fashion week uomo parigina: la prima sfilata di Pharrell Williams per Louis Vuitton. Uno show XXL che ha svelato il nuovo DNA della maison di lusso, e che ha anche dato il via a una settimana all’insegna del creatore, con diversi eventi organizzati in collaborazione con i suoi marchi. Tra mostre, pop-up store e caffè, Pharrell Williams è su tutti i fronti per sottolineare la sua legittimità e il suo ingresso nell’arena dei grandi creatori.

Prima sfilata di Pharrell Williams per Louis Vuitton: ode a Parigi e all’amore

Parigi, gioia e amore. Queste sono le tre parole che hanno orchestrato la prima sfilata di Pharrell Williams come direttore artistico uomo di Louis Vuitton. Cosa c’è di meglio, per celebrare la città dell’amore, che prendere in prestito per la sua sfilata il mitico Pont Neuf, a pochi passi dal quartier generale della maison di lusso.

Oltre a questo scenografico di cartolina, che ha dato luogo a un sublime invito, accompagnato da una vetrata che lo rappresenta, il Pont Neuf è ricco di significato per il creatore originario della Virginia, e ora operante a Parigi. Questo luogo porta con sé un’intera simbologia, e si è rivelato come l’illustrazione di un momento di transizione, di passaggio, di evoluzione, sottolineato da un breve video, trasmesso prima della sfilata di Pharrell Williams e che evidenziava l’importanza di credere in se stessi e lanciarsi per arrivare al successo.

L’iconico damier di Louis Vuitton ha coperto questo luogo mitico, come uno scrigno dorato il cui riflesso si estendeva sulla Senna, alle prime luci. All’arrivo, un’altra icona parigina serviva come photocall: il mitico chiosco parigino, ma coperto dal monogramma Louis Vuitton! Si tratta di dettagli.

Ospiti di prestigio e omaggio al savoir-faire durante la sfilata di Pharrell Williams

Su questo sfondo immerso nell’atmosfera della capitale, la sfilata di Pharrell Williams ha fatto emergere il nuovo DNA della maison di lusso Louis Vuitton. Alla sua eredità e immagine storica, si è aggiunta la personalità del creatore multidisciplinare.

Un matrimonio di universi, che si è anche illustrato negli ospiti. Le file hanno lasciato spazio a un matrimonio del mondo dell’alta moda con quello della musica, a lui caro. Il tutto, in uno spirito di show XXL, con un pannello gigante e la presenza di un’orchestra accompagnata da un energico coro Gospel, che proclamava la parola “Joy”, attraverso un canto realizzato in collaborazione con l’artista. Una sfilata che prende le sembianze di uno show all’americana, con un concerto privato di Pharrell Williams e Jay-Z come after show.

Quest’ultimo faceva parte della lista degli ospiti, 5 stelle. Al suo fianco, abbiamo potuto vedere, tra gli altri, Beyoncé, A$AP Rocky, Zendaya, Naomi Campbell, Kim Kardashian, Jared Leto, Lenny Kravitz, Lewis Hamilton… Un primo rango molto selettivo, che fa eco al teaser della collezione, realizzato pochi giorni prima della sfilata di Pharrell Williams, con un post su Instagram di quest’ultimo che posa davanti a un’enorme affisce di Rihanna, che indossa i nuovi pezzi. Anche lei presente alla sfilata, tutta vestita di Louis Vuitton.

La sfilata di Pharrell Williams è stata l’occasione per lui di riunire e ringraziare le persone che sono state al suo fianco in questi ultimi anni. Ma anche di celebrare il savoir-faire, facendo entrare sulla passerella tutte le piccole mani, senza le quali i pezzi non potrebbero vedere la luce. Un approccio che fa bene vedere, e che si radica nella nuova visione del direttore artistico che si sta delineando attualmente.

Cosa dobbiamo ricordare dalla sfilata di Pharrell Williams?

Intitolata “Lovers”, la prima sfilata di Pharrell Williams ha svelato 75 look. E anche la valigeria presentata a bordo di golf cart che navigano sulla passerella tra i modelli in marcia.

Il “damouflage”, tra camouflage e damier, il nuovo motivo firmato Louis Vuitton

Tra gli elementi di punta di questa prima collezione, il nuovo motivo, che combina le iconico damier di Louis Vuitton con il camouflage caro al creatore, ha conquistato molti tessuti. Giacche, pantaloni, calzini, ma anche passeggini, come postato su Instagram dopo la sfilata di Pharrell Williams, questo “damouflage” è uno dei fili conduttori della collezione, e ha persino coperto i vestiti dei coristi di gospel.

Questo motivo dallo spirito pixellato / Minecraft si declina in diversi colori, sia in tono su tono che in modo più netto.

Effetti di tessuti tra pelle, tela cerata e inserti di pelliccia

Per quanto riguarda i tessuti, abbiamo osservato l’uso di pelli più o meno rigide per le giacche, dei tessuti effetto tela cerata per i pantaloni, degli inserti di materiali riflettenti, della pelliccia e del jeans. Materiali lavorati su pezzi di forte carattere, tra dandy e streetwear. Lo chic si modernizza con abiti a tre pezzi che si accompagnano a un short o a una variante del kilt. I tagli presentano, invece, angoli arrotondati o pieghe per concepire una nuova silhouette.

Le borse sono anch’esse ripensate, con l’emblematico Speedy che adotta i colori primari. Scopriamo modelli portati in cintura, a mano, sulla spalla o sulla schiena. Le forme sono ludiche, passando dal minimalismo al massimalismo.

Le calze salgono fino al ginocchio, accompagnate da mocassini o ballerine piatte. Scarpe, pantofole e stivali in pelle alte completano i look della sfilata di Pharrell Williams.

Il dettaglio è la parola d’ordine nelle pezzi e nelle combinazioni, con la presenza di strass e perline, che coprono interamente una sneakers, o che creano tocchi di wording.

Le collane e i bracciali di perle sono the cherry on the cake, con alcuni modelli di occhiali rotondi. Mentre i baschi lasciano che le spille li adornino, come le giacche accessoriate con spille dorate. La colbacco, invece, segna il suo ritorno, accanto a berretti oversize.

Ai beige, kaki, verdi foresta, marroni, neri e jeans si sposano i colori pop dei primari, simboli della sfilata di Pharrell Williams. Presenti in modo deciso e franco, si abbinano a varsity jacket oversize, scialli grafici, o polo da rugby e maglie da calcio brandizzate Vuitton.

La collezione si rivela essere l’alleanza di due universi e due stili. Da un lato, i tagli e i motivi storici della maison Louis Vuitton, e dall’altro, il mood streetwear del creatore. Una combinazione audace, ma piuttosto ben tenuta e armoniosa a modo suo, e che si adatta tanto agli uomini quanto alle donne come ha dimostrato la sfilata.

Come la fashion week si trasforma nella settimana di Pharrell Williams?

Per i suoi inizi nella corte dei grandi, il creatore non si ferma alla sua sfilata. Infatti, per tutta la settimana, il nuovo direttore artistico di Louis Vuitton diffonde il suo universo, e non solo quello che sta iniziando a costruire accanto al marchio.

“Just Phriends” la mostra gratuita di Pharrell Williams

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