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Ho testato: la kinesiologia

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Durante queste vacanze, ho provato la kinesiologia. Ero in Alta Savoia, tra le montagne tra Francia e Italia e l’occasione era troppo bella per concedermi un attimo tutto per me con una kinesiologa locale.

Ho provato molte pratiche di medicina alternativa, ma questa mi era mancata e volevo aspettare l’opportunità giusta per provarla.

Se seguite la nostra newsletter La lettera di Modalova, sapete che per prepararmi al rientro di settembre, faccio un reset corpo e mente prendendomi cura della mia salute fisica, ma anche mentale. Per me, settembre è sinonimo di nuovo inizio e ne approfitto per condividere in questo articolo la mia prima esperienza di kinesiologia.

Che cos’è la kinesiologia?

La kinesiologia è una disciplina olistica che fa parte di quelle che chiamiamo medicine alternative. Si propone di ripristinare l’equilibrio fisico, emotivo ed energetico della persona utilizzando il test muscolare come principale strumento diagnostico. Il concetto di kinesiologia parte dal principio che corpo e mente sono collegati e che il corpo ha una memoria che il praticante farà “parlare” durante la seduta. Testando le risposte muscolari del paziente, il kinesiologo sarà in grado di rilevare i blocchi e gli squilibri che ostacolano il benessere.

Quando il praticante ha tutte le informazioni necessarie, lavorerà con il paziente facendogli delle domande (nella maggior parte dei casi, ma alcune sedute possono anche svolgersi senza parole) per riequilibrare le energie e favorire la guarigione naturale del corpo.

Come si è svolta la mia seduta di kinesiologia?

Parlo ovviamente a titolo personale, poiché questa pratica si basa sulle sensazioni del paziente. Tutte le sedute sono quindi diverse l’una dall’altra.

Sono molto sensibile all’ambiente e all’atmosfera del luogo quando desidero fare una sessione di medicina alternativa. Ero quindi felice di vedere che lo studio di questa kinesiologa si trovava in una residenza alberghiera di lusso (non lo sapevo quando ho prenotato = bella sorpresa!). La stanza principale era piuttosto intima, tutta in legno, come una sauna che sarebbe stata ristrutturata.

Non avevo previsto di lavorare su una problematica particolare, sono venuta per scoprire la pratica. Se vi trovate nella stessa situazione, andate a vedere una kinesiologa senza timore, nel corso delle conversazioni troverete un argomento che vi tocca.

All’inizio, la kinesiologa mi ha fatto delle domande sul mio stato fisico e morale, sulla mia situazione attuale. Si è concentrata sui grandi cambiamenti della vita come le gravidanze, la vita di coppia o alcune storie familiari, ma senza entrare troppo nei dettagli.

Dopo lo scambio durato circa 15 minuti, mi ha sistemata sul lettino da massaggio spiegandomi cosa avrebbe fatto.

Come ho vissuto questa prima seduta di kinesiologia?

La kinesiologa mi ha messa subito a mio agio e ha iniziato a “fare domande al mio corpo” basandosi sugli stimoli muscolari del mio avambraccio destro. Ho apprezzato molto il rispetto e l’intimità che ha stabilito con me, poiché chiede al corpo “il suo permesso” per esplorare un tema. Utilizza libri per spiegare il legame tra alcuni dolori che possiamo provare e un sentimento (es: una colpa che vogliamo tacere). Nel mio caso, abbiamo lavorato sulla nozione di imparare a porre meglio i propri limiti e a esprimerli con calma.

Ciò che mi è piaciuto di più durante la seduta è stato il fatto che tutto fosse molto chiaro, mi sono sentita rispettata e non obbligata a parlare di problemi personali come si può fare in una terapia.

La seduta mi ha portato molta calma e serenità. Inoltre, ho avuto l’impressione di avere una visione più chiara su cosa posso cambiare per sentirmi meglio.

Talvolta, quando si esce da una seduta, si può sentire un effetto di eccesso di emozioni. Non è stato il caso qui ed è stato molto apprezzabile.

Conclusione

Mi è piaciuta molto questa esperienza e la ripeterei non appena ne ho l’occasione. Tra tutte le medicine alternative, trovo che la kinesiologia sia forse quella più accessibile al maggior numero di persone. È uno strumento fantastico per sentirsi meglio nel presente guardando al proprio passato in modo dolce e senza passare attraverso una terapia che richiede un grande investimento. La kinesiologa interroga la memoria del corpo senza il lato psicologico che può essere invadente ed è il paziente a rimanere padrone delle informazioni che dà e riceve.

Insomma, per concludere, mi è piaciuto provare la kinesiologia. Ci si sente davvero meglio dopo e si esce dalla seduta con la mente chiara, con la sensazione di avere un po’ più di conoscenze su se stessi per migliorare la propria quotidianità.

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Immagine in evidenza: ©unsplash /Roberto Nickson

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