Stephen Jones, cappelli d’artista: l’esposizione scultorea
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Rivelata qualche giorno fa al Palais Galliera, la mostra Stephen Jones, cappelli d’artista ci ha totalmente incantati. Ripercorrendo la carriera prolifica del modista britannico, sono in totale più di 400 pezzi, di cui 170 cappelli, che ci vengono presentati in un’atmosfera ovattata. Dalla Saint Martin’s alle serate del Blitz, passando per le sfilate più importanti e i laboratori, questi archivi testimoniano gli incontri e le ispirazioni che hanno plasmato lo stile e la fama di Jones negli anni, tra Londra e Parigi. Ritorno su questa mostra eccezionale, che presenta il cappello come una vera e propria opera d’arte.
Una scenografia avvolgente per celebrare l’artigianato
Quarant’anni dopo l’ultima mostra dedicata a un accessorio, l’installazione Stephen Jones, cappelli d’artista segna un evento importante per il Palais Galliera. E con una scenografia curata e avvolgente, il museo svela un nuovo capitolo della storia della moda. Passando dall’atmosfera eccentriche delle serate Blitz Kids londinesi, alla sfolgorante bellezza delle sfilate di alta moda parigine, la visita è punteggiata da creazioni affascinanti, che sottolineano l’inventiva e il savoir-faire di Stephen Jones.
La scenografia elegante e minimale della mostra permette di mettere in risalto questi pezzi eccezionali con luci che esaltano le loro forme, dettagli e materiali. Si percepisce un sentimento unico, quello di avere un posto privilegiato di fronte a questi pezzi che somigliano a sculture.
Tra copricapi, schizzi, copertine di riviste, presentazioni delle collezioni, look completi, fotografie e interviste, la mostra Stephen Jones, cappelli d’artista mette in evidenza l’evoluzione della carriera del modista, e in particolare il matrimonio tra l’Inghilterra e la Francia nel suo lavoro.
Inoltre, una playlist composta dal museo e da Stephen Jones accompagna la nostra visita con i ritmi di Visage, Culture Club e Roxy Music. Un modo per immergerci ancora di più nel suo universo singolare.
Stephen Jones, cappelli d’artista: una storia di incontri e ispirazioni
Da Shirley Hex a Jean Paul Gaultier, passando per Boy George e John Galliano, la mostra Stephen Jones, cappelli d’artista sottolinea quanto gli incontri abbiano permesso al modista di creare il suo stile e di affermarsi nel mondo della moda.
Scopriamo, attraverso le creazioni esposte, l’influenza della musica e del movimento dei nuovi romantici sul suo stile. Ma anche come le sue creazioni si ispirano alle sue vacanze, o si trasformano in conversazioni artistiche con altri creatori, come Schiaparelli o Cocteau. Artisti incontrati lungo il suo cammino, che lo hanno sostenuto per far emergere il suo talento e proiettarlo.
Di conseguenza, i suoi pezzi, inizialmente concepiti per i suoi amici, sono stati gradualmente sostituiti da ordini per profili prestigiosi, come Lady D, e successivamente da grandi nomi della couture. Vivienne Westwood, Azzedine Alaïa, Claude Montana, Comme des Garçons, Thierry Mugler, Montana, Balenciaga, Marc Jacobs e persino LOEWE hanno integrato nel corso degli anni la sua visione nelle loro collezioni, celebrando così un sapere fare d’eccezione.
Questi incontri hanno creato legami forti, permettendogli di sviluppare da un lato il suo marchio, e dall’altro, di essere nominato a capo di atelier prestigiosi. È così che Stephen Jones occupa attualmente il ruolo di direttore artistico degli atelier di moda Dior e Schiaparelli.
È così incantati che usciamo dalla mostra, e non possiamo fare a meno di consigliarvela!
Stephen Jones, cappelli d’artista si svolge fino al 16 marzo 2025. Visite guidate sono anche proposte ogni mese per fornire ulteriori informazioni sul lavoro del modista.
Se desiderate proseguire con una seconda mostra, recatevi al -1 del Palais Galliera dove attualmente si svolge la seconda parte di La Moda in movimento!
Foto: ©Palais Galliera