
Come vestire i propri figli quando fa (davvero) caldo?
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Quando il termometro sale oltre i 32°C, vestire il proprio bambino diventa un’arte sottile: coniugare comfort, freschezza e estetica.
Le estati torride non sono più un’eccezione. Nel 2025, mentre la temperatura raggiunge vette già dal mese di giugno, i genitori cercano un’alternativa ai body in cotone troppo spessi e agli abiti poco adatti. Come vestire il proprio bambino, o addirittura il proprio neonato, quando il mercurio non scende più? Ecco i materiali, i tagli e i marchi da privilegiare per mantenerli freschi, senza sacrificare il loro aspetto.
I rischi del calore per i più giovani
Prima ancora di parlare di stile, è importante ricordare che i bambini sono più vulnerabili degli adulti di fronte alle alte temperature. Il loro organismo fatica a regolare il calore, e un abbigliamento inadeguato può rapidamente aggravare una situazione di disidratazione o colpo di calore. L’obiettivo è quindi duplice: preservare la loro salute rispettando al contempo un certo estetismo quotidiano.
I materiali star dell’estate: respirare prima di tutto
Lino lavato, garza di cotone, jersey di canapa, maglia traforata… Questi materiali naturali hanno un punto in comune: lasciano respirare la pelle. Via le fibre sintetiche che aderiscono o fanno sudare. Il lino, un tempo considerato troppo rigido, si modernizza in versione lavata, morbida e ideale per i bloomers e le camicie corte. La doppia garza, invece, si impone come il materiale principale dell’infanzia estiva: morbido, aereo, naturalmente stropicciato (e quindi anti-stiratura).
Il jersey di canapa, ancora poco conosciuto, sta conquistando sempre più marchi attenti all’ambiente. La sua resistenza naturale ai raggi UV, il comfort termico e la produzione a basso impatto ecologico lo rendono un’alternativa per il futuro. Un altro vantaggio: diventa sempre più morbido lavaggio dopo lavaggio. Quanto al cotone biologico certificato OEKO-TEX, rimane un must per le pelli più sensibili.

Stile senza surriscaldamento: minimalismo e libertà
Meno si fa, meglio è. Tuniche ampie, tute in cotone, vestiti leggeri, pantaloni a palloncino… Il guardaroba estivo si ispira alle tradizioni del Sud e alle silhouette giapponesi: tagli ariosi, sovrapposizioni leggere e palette di colori terrosi o pastello. I motivi naturali (fiori secchi, conchiglie, vegetazione) incontrano le tonalità unite desaturate. Niente loghi, niente fluo, niente poliestere.
Per i piccolissimi, i reggiseni annodati, i pantaloni svasati e i vestiti a ruota permettono alla pelle di respirare offrendo al contempo una libertà di movimento essenziale. Per i più grandi, il pantalone corto in garza o la camicia oversize diventano il nuovo uniforme dell’estate. Per quanto riguarda gli accessori, si punta su sandali in pelle morbida, cappelli di paglia ben intrecciati e occhiali con lenti protettive.


Marchi che rimano con freschezza e coscienza
Petit Stellou
Marchio svizzero discreto, ma cult. Bloomers in cotone biologico, cardigan lavorati a mano, body-camicie senza tempo. Ogni pezzo evoca un’infanzia dolce, semplice e tattile. Ci piace: la loro palette di toni naturali e la loro qualità impeccabile.
Quincy Mae
Linea californiana minimalista per neonati e bambini piccoli. Toni delicati, garza di cotone certificata, tagli pratici e elastici morbidi. Menção especial para i loro completi coordinati da infilare in una valigia d’estate.
Nixnut
Etichetta olandese dallo stile nordico-chic. Materiali nobili, colori rilassanti, design non di genere. I loro pantaloni corti testurizzati, bluse con colletto alla Claudine e tuniche in lino sono diventati dei must-have per le madri stilose, alla ricerca di abiti belli e durevoli.
Studio Bohème Paris
Marchio francese con un’etica affermata. Ogni pezzo è pensato per durare, in cotone biologico o lino OEKO-TEX. Ci piacciono le loro silhouette ampie, il loro senso del dettaglio retrò e la loro coerenza stilistica. Un valore sicuro per i genitori sensibili allo stile e all’impegno.
Omibia
Poesia e responsabilità ecologica riunite. Produzione artigianale in Spagna, tinture naturali, estetica bohémien. I pezzi sono concepiti come eredità, da trasmettere tra fratelli e sorelle, e anche da una generazione all’altra. Un guardaroba d’autore, in tutta leggerezza.
Consigli pratici per sopravvivere ai picchi di calore
Vestirsi leggeri va bene, ma pensare all’ambiente termico è altrettanto cruciale. Evitare strati superflui, scegliere colori chiari, privilegiare materiali a asciugatura rapida dopo i giochi d’acqua. Pensare agli accessori utili: cappelli a tesa larga, occhiali anti-UV di categoria 3 e sandali traspiranti.
In caso di ondata di calore, è meglio rimanere all’interno durante le ore più calde, o optare per uscite al mattino presto o nel tardo pomeriggio. A casa, un nebulizzatore naturale o un asciugamano umido sulle gambe possono fare miracoli. Alcuni genitori installano persino una piccola piscina gonfiabile all’ombra per momenti rinfrescanti in tutta sicurezza.
Per la notte, privilegiate pigiami senza maniche o sacchi nanna in mussola leggera. E non dimenticate di arieggiare bene la stanza nelle ore più fresche.

Vestire il proprio bambino sotto il caldo torrido non è un vincolo, ma l’occasione di ancorare un’estetica sobria e sensoriale. Nel 2025, la freschezza diventa un lusso discreto. E l’infanzia si reinventa, tra comfort e bellezza, al ritmo del sole. Dai materiali traspiranti ai marchi impegnati, ogni scelta di abbigliamento racconta una visione dell’infanzia: libera, poetica e profondamente radicata nel vivente.